mercoledì 29 marzo 2017

In Francia Valls dichiara il sostegno a Macron

Oggi Manuel Valls, ex premier socialista e sconfitto alle primarie del PSF da Benoît Hamon, ha annunciato che voterà per Emmanuel Macron e non per Hamon, il candidato del suo partito. "Mi prendo le mie responsabilità - ha detto Valls - non è una scelta di cuore ma una scelta di testa". Aggiungendo: "Non farò campagna elettorale e non chiederò niente in cambio".
Una mossa non del tutto inattesa, visto che Valls da settimane non si esprimeva sul suo appoggio a Hamon, ma che ha scosso profondamente l'apparato del Partito Socialista e lo stesso Benoît Hamon. Venerdi scorso Manuel Valls si era incontrato con François Hollande all'Eliseo, per la prima volta dallo scorso dicembre.
L'appoggio di Valls a Macron ha provocato reazioni violente da parte dell'apparato del Partito Socialista e ha anche dei risvolti etici, visto che i candidati alle primarie avevano firmato una carta e si erano impegnati a sostenere il vincitore, chiunque fosse. Così uno dei giudizi più sferzanti viene da Arnaud Montebourg, un altro candidato alle primarie vinte da Hamon, secondo il quale "Valls è un uomo senza onore la cui parola non vale niente".
La fedeltà alle scelte di partito è un problema diffuso. Anche Sergio Cofferati, dopo avere perso le primarie per la presidenza della regione Liguria, rifiutò di sostenere la candidata del PD Raffaella Paita e fece campagna elettorale per la lista della sinistra, malgrado avesse anche lui firmato un impegno all'atto della candidatura.
Attualmente i sondaggi piazzano Benoît Hamon in un deprimente quinto posto con solo il dieci per cento dei voti, dietro Macron, Le Pen, Fillon e scavalcato anche dal candidato comunista Melenchon. Il minimo storico per i socialisti francesi.
Manuel Valls al momento non gode di grande popolarità in Francia. Per alcuni osservatori il suo appoggio a Macron potrebbe rivelarsi una specie di bacio della morte e rischia di assimilare la candidatura di Macron all'immagine negativa di François Hollande. Di certo dopo le primarie molti degli elettori di Valls si erano già schierati con Macron rifiutando l'appoggio ad Hamon, quindi il suo endorsement non dovrebbe provocare grandi spostamenti elettorali. Chi ne esce a pezzi, se non addirittura imploso, è il partito socialista francese.

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