giovedì 13 ottobre 2016

Bob Dylan, il Nobel perfetto.

Vedi, è buffo come le cose non vadano mai a finire come avevi pensato. L'unica cosa che sapevamo di sicuro riguardo a Henry Porter era che il suo vero nome non era Henry Porter. E sai baby che c'era qualcosa di te che mi piaceva che era troppo bella per questo mondo. Proprio come tu dicevi sempre che c'era qualcosa di me che ti piaceva che avevo smarrito nel Quartiere Francese.

Esiste un confine tra la poesia recitata e la poesia cantata? Leggendo le reazioni al premio Nobel per la letteratura attribuito oggi a Bob Dylan sembrerebbe di sì. La citazione qui sopra è di Brownsville Girl, uno dei miei testi preferiti di Dylan. Una canzone della maturità, inserita nell'album Knocked Out Loaded del 1986, quando Dylan aveva già 45 anni. Una sorta di road movie musicale.
Dylan ha scritto cose bellissime. Forse il vero Grande Romanzo Americano, the Great American Novel che hanno rincorso invano grandi autori come Norman Mailer o Philip Roth, lo ha scritto lui nelle sue centinaia di canzoni.
Per me, il suo è il premio Nobel perfetto.


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