venerdì 9 settembre 2016

Come è diventato difficile fare ironia sui social


Dopo avere letto l'annuncio di Grillo "Olimpiadi, no grazie" oggi ho scritto questo tweet, postato anche sul mio profilo facebook e su alcune pagine di aficionados PD.
Il post ha avuto moltissimi "mi piace" e oltre cento condivisioni. Ma il problema - per me - è che i commenti sono quasi tutti serissimi. Credevo che l'ironia fosse evidente. Nel riproporre il classico "fate girare!" dei siti Casaleggios. Anche nell'uso della doppia negazione "non eletto da nessuno" generalmente usata dai M5S nei confronti di Renzi (del resto scrivere "non eletto da alcuno" oppure "eletto da nessuno" complicherebbe molto la comprensione nella audience grillista).
Sono colpito dal fatto che i commenti al mio post - moltissimi - sono quasi tutti tremendamente seri. Ora, non credo sia un segreto che la povera V. Raggi non decide niente di testa sua. E che il comico ligure, assieme al sodale della dinastia milanese, disponga a suo piacimento senza tema di smentita di un quarto dei voti italiani, purtroppo per noi. Non ci sono organismi di partito, statuti, assemblee. Solo contratti da firmare per gli adepti e marchi registrati sui quali lucrare.
Quindi per me non è affatto sorprendente che Grillo decida da solo, dispoticamente, e diffonda il suo imperio, alla faccia di V. Raggi e dei Romani che la hanno votata. Ho scritto che nessuno lo ha votato per prendere in giro quanti lamentano che nessuno ha votato Renzi. Ecco, forse adesso mi sono spiegato bene.

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