lunedì 18 luglio 2016

Alan Vega, 1938 - 2016

Boruch Alan Bermowitz, in arte Alan Vega, era cresciuto a Brooklyn nel quartiere di Bensonhurst. Diplomato in arte al Brooklyn College fu fulminato da un concerto degli Stooges in cui vide Iggy Pop lanciarsi sul pubblico e tornare sul palco insanguinato e felice. L'arte come performance musicale, come continua sperimentazione sonora, come provocazione pubblica portarono nel 1970 alla formazione dei Suicide. Nato come trio, in poco tempo il gruppo si ridusse a un duo composto da Alan Vega e Martin Rev, di dieci anni più giovane.
Il disco di esordio Suicide uscì nel 1977 ed è considerato uno degli album fondamentali, una esplorazione tra punk, elettronica, minimalismo e industrial. Avanguardia pura. Il secondo LP seguì nel 1980 prodotto da Rick Ocasek dei Cars, che continuò a lungo a collaborare con Vega. Il suono sperimentale di Suicide non poteva avere sbocchi commerciali, ma molti artisti hanno dichiarato di essere stati influenzati dalle performance del gruppo: da Radiohead a Depeche Mode, da U2 a Bruce Springsteen.
Gli show dei Suicide erano memorabili. A Bruxelles un concerto finì in rissa, a Glasgow Vega riuscì a schivare un coltellaccio lanciato sul palco. Alan Vega spesso saliva in scena con una catena da motocicletta lunga due metri che sbatteva a terra come una frusta.
Vega aveva sempre continuato anche l'attività di artista visuale. Ultimamente realizzava sculture composte da materiali di risulta che trovava per le strade di New York. Nel 2015 la galleria Invisible-Exports del Lower East Side gli aveva dedicato una mostra personale dal titolo Welcome to Wyoming.
Nel 2012 aveva subito un attacco cardiaco che in un primo momento sembrava fatale. Invece fu operato e tornò in forma.
L'annuncio della morte è stato dato da una nota della famiglia pubblicata sul sito di Henry Rollins, storico amico di Vega. L'artista sarebbe morto nel sonno, anche se non viene specificato né dove né a causa di cosa.


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