mercoledì 23 dicembre 2015

L'inquietante futuro di Casaleggio

Ovviamente non ho alcuna intenzione di acquistare Veni, Vidi, Web, il libello appena pubblicato da Gianroberto Casaleggio. Però ne ho letto molto sulla stampa e nel web. E devo dire che condivido le perplessità e le preoccupazioni evidenti in tutte le recensioni. L'ultimo a scriverne è Fabrizio Rondolino su L'Unità e il suo articolo di ieri è davvero allarmante. La cosa peggiore è che le frasi più inquietanti sono proprio i virgolettati dal testo di Casaleggio. Non si tratta di commenti malevoli o interpretazioni, sono parole scritte di pugno dal guru del M5S.
Consiglio di leggere il testo di Rondolino, che ho linkato qui sopra. Perché l'uomo che scrive che nel futuro «le statue di Garibaldi sono state sostituite da statue di Gandhi» o che i cacciatori «sono lasciati nudi nei boschi e braccati da personale specializzato con pallettoni di sale grezzo dall’alba al tramonto» è il cosiddetto ideologo di un partito che nei sondaggi è attorno al 25% delle intenzioni di voto e quindi, considerando anche gli astenuti, è il riferimento politico di almeno un italiano ogni otto. Quest'uomo, che scrive che nella sua visione del futuro «gli ipermercati sono rasi al suolo ovunque» è colui che dà gli ordini - inappellabili - ai parlamentari e ai consiglieri regionali grillisti. E costoro eseguono, senza fiatare. L'inquietudine, profonda, ci sta tutta.

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