lunedì 17 agosto 2015

Misurare e condividere i dati di qualità dell'aria? Fatto

Paul Drayson, un ingegnoso Lord inglese diventato miliardario per alcuni brevetti tra cui una siringa autoiniettante senza ago, ha annunciato il lancio di un sistema personale di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico. L'obiettivo è duplice: conoscere i dati che riguardano un determinato luogo per la propria personale sicurezza e poi diffonderli in rete per creare una mappatura dell'inquinamento che possa servire agli altri. Il principio è più o meno clonato dalla app Waze, che usa lo stesso sistema per i dati del traffico.
"Io sono asmatico, come lo sono quattro dei miei figli" ha detto Lord Drayson al Guardian. Aggiungendo che gli piace correre e andare in bici e vorrebbe farlo dove l'aria è più pulita. Lord Drayson vive a Londra, dove secondo le statistiche 9.500 persone muoiono ogni anno a causa dell'inquinamento atmosferico.
Il sistema si chiama Clean Space e si basa su un rilevatore delle dimensioni di uno smartphone e dal costo di 35 sterline (50 Euro). Il sensore del rilevatore si collega via Bluetooth con un dispositivo Android o IOS attraverso una app e accumula punti per i percorsi fatti in bici o a piedi piuttosto che in auto, punti che potranno essere usati per l'acquisto di beni e servizi con esercizi convenzionati. Il sensore è in grado di rilevare le polveri sottili fino al PM 2.5, il biossido di azoto e naturalmente il CO2. I dati vengono raccolti in modo anonimo e diffusi nella rete, avvertendo gli utenti dei punti con la massima concentrazione di inquinamento.
Attualmente 250 persone stanno testando una versione beta di Clean Space, ma Lord Drayson calcola che il bacino di utenza solo in Gran Bretagna dovrebbe essere di almeno 500.000 utenti. Se la diffusione fosse così alta le conseguenze potrebbero rivelarsi molto importanti. Chi vorrebbe ad esempio sedersi all'aperto ai tavolini di un bar o fare shopping in una via satura di gas tossici?

Nessun commento:

Posta un commento