domenica 18 gennaio 2015

Perché Sergio Cofferati è squallido - Secondo Tempo

Sergio Cofferati ha lasciato il PD dopo il risultato delle primarie per la regione Liguria, dove ha perso nei confronti di Raffaella Paita. Lamenta "inquinamenti" nel voto e irregolarità varie. Per la verità Cofferati ha iniziato a lamentarsi settimane prima del voto, quando tutti i sondaggi lo davano largamente in testa. Nel frattempo era sceso in piazza a San Giovanni e allo sciopero generale CGIL-UIL del 12 dicembre contro il governo guidato dal suo partito, il PD.
Cofferati lamenta infiltrazioni della destra, che avrebbe portato i suoi militanti a votare alle primarie PD, secondo lui a favore della sua avversaria Paita, poi vincente. Esponenti del centrodestra ligure avrebbero partecipato alle primarie, alterandone il risultato. E qui si apre una interessante disquisizione su inclusione, appartenenza, barriere, autoreferenzialità. Una lettura cattolica includerebbe anche il tema "conversione". Tuttti sappiamo che per avere una maggioranza elettorale servono "travasi", che oggi l'elettorato è volubile e migratorio, che non ci sono certezze di schieramento. Qualcuno può definire nei dettagli la differenza tra Tabacci e Quagliariello, tra Fioroni e Casini? Chi è più a sinistra di chi?
Benedetto Della Vedova, persona che stimo, è al governo con Renzi, sottosegretario agli Esteri in quota Scelta Civica. Benedetto è cresciuto nei radicali, poi è stato eletto in Parlamento con Berlusconi e ha seguito Fini in Fli. Un uomo di destra, secondo la semplificazione massimalista del Cofferati-pensiero. Della Vedova andrebbe cacciato, immagino. La destra, al contrario, non si è mai fatta scrupolo di reclutare adepti a sinistra. Da Ferrara a Bondi, da Cicchitto a Liguori, anche trascurando gli ondivaghi radicali. 
Sergio Cofferati aveva incassato il sostegno di Maurizio Rossi, senatore ligure che da Scelta Civica è passato al gruppo misto, migrazione verso destra. Rossi adesso è un senatore di opposizione, contrario al governo del PD. E' anche l'editore di Primo Canale, una TV ligure di peso che ha sostenuto fortemente la candidatura di Cofferati. Rossi vota contro il governo Renzi, ma il suo appoggio a Cofferati non crea problemi ai sostenitori del Cinese. Del resto anche Landini, la Fiom e la Cgil sono contro il governo del PD, Cofferati sfila con loro in piazza e tutto va bene.
Secondo Cofferati e i suoi seguaci la vittoria di Paita avrebbe beneficiato di Scajola e della destra ligure. Scajola aveva dichiarato di preferire Cofferati. Casualmente ad Imperia, regno di Scajola, Cofferati ha preso più voti di Paita. Ma Cofferati insiste nel dire che Paita ha vinto con i voti della destra e degli immigrati.
Per neutralizzare l'ala rinnovatrice del PD Cooferati aveva cooptato Federico Berruti, sindaco di Savona e figura di spicco dei cosiddetti renziani della prima ora. Secondo molti Berruti sarebbe stato un ottimo candidato a governatore e aveva anche manifestato l'intenzione di entrare in lizza. Cofferati gli ha offerto la vicepresidenza e l'appoggio del sindaco gli ha permesso di vincere di un centinaio di voti a Savona città. Tatticismi inutili, perché Paita lo ha surclassato in provincia.
Da parte di Cofferati non si è ascoltata una parola di autocritica, figuriamoci. Non credo che Cofferati abbia perso per le infiltrazioni della destra, i presunti brogli o altro. Di queste cose avevo parlato nel post scritto ieri. Ha perso semplicemente perché i liguri non lo hanno giudicato idoneo, tantomeno "nuovo". Logica vorrebbe che abbia pesato anche il fatto di essere stato un pessimo sindaco a Bologna. "A Bologna se il sindaco va a passeggio la gente lo ferma ogni metro per chiedere, suggerire e raccomandare. Quando il sindaco era Cofferati la gente vedendolo passare si faceva da parte" mi ha raccontato un bolognese. Chi vorrebbe come presidente di Regione un uomo che ha fallito come sindaco? Magari ha influito anche l'avere sostenuto iniziative contrarie al governo del Partito Democratico. Dopotutto erano le primarie del PD, non della Cgil. Oppure la gente ha semplicemente deciso che per Cofferati può bastare così. In ogni caso bisogna saper perdere. E Cofferati ha dimostrato di non saperlo fare.



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