venerdì 18 luglio 2014

La nuova banca globale dei paesi emergenti

Mettere assieme cinque soggetti come Cina, Russia, India, Sud Africa e Brasile non è un'operazione politica semplice. Il meeting BRICS appena concluso a Fortaleza però ha rappresentato una svolta importante, probabilmente il primo vero successo da quando nel 2009 le cinque grandi economie non occidentali hanno deciso di collaborare. I paesi BRICS fonderanno una banca per contrastare l'egemonia della Banca Mondiale e del FMI. Si chiamerà New Development Bank e avrà un capitale i di 100 miliardi di dollari. La sede sarà a Shanghai, in Cina e per i cinque anni la direzione dell'istituto sarà affidata all'India, poi al Brasile e quindi alla Russia. Contemporaneamente sarà creato anche un fondo di riserva di 100 miliardi di dollari. Il fondo di riserva sarà costituito per il 41% da capitale cinese. India, Brasile e Russia contribuiranno ciascuna per il 18% e il Sudafrica per il 5%.
La New Development Bank sarà aperta ad altre nazioni, ma lo share dei paesi BRICS non potrà scendere sotto il 55%. I negoziati per costituire l'istituto erano iniziati almeno due anni fa, con molte difficoltà dovute principalmente al ruolo principale preteso da Cina e India. Alla fine si è concordato su quote paritarie e il rischio che il gigante cinese prenda il sopravvento è ridotto dal fatto che la Cina non sarà alla guida della banca prima di venti anni. Oggi i paesi BRICS costituiscono quasi la metà della popolazione del pianeta e producono un quinto del PIL mondiale.


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