venerdì 21 febbraio 2014

La fama di Violata diventa internazionale

Avevo raccontato la tumultuosa nascita di Violata in un post del 27 marzo 2013, poche settimane dopo l'inaugurazione del monumento piazzato tra un tunnel e una rotatoria di fronte al porto di Ancona. Da allora le proteste e le richieste di rimozione del capolavoro si sono moltiplicate con progressione logaritmica.
Un paio di settimane fa il sito de La Repubblica ha chiesto ai lettori di segnalare i monumenti orribili del paese. E l'immagine scelta per richiamare la "galleria degli orrori" era proprio quella di Violata, che ha avuto varie segnalazioni, raffigurata in doppia immagine fronte/retro (io trovo pasrticolarmente significante il retro, come nella mia foto qui sopra).
Ieri Kay Wallace, che per Repubblica cura il blog A view from Rome, ha pubblicato un articolo sui monumenti inguardabili, centrato su Violata. Nel testo si legge: "Niente è così criticato, mal piazzato e brutto come Violata". Insomma, una fama (anzi, un'infamia) che ormai supera i confini nazionali. Per la Commissione Regionale Pari Opportunità delle Marche, che ha commissionato e pagato l'opera, una notorietà insperata. Per noi di Ancona un imbarazzo sempre più profondo.

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