venerdì 8 novembre 2013

L'economia, il bramino e Matteo Renzi

I detrattori di Matteo Renzi utilizzano in genere alcuni schemi collaudati. Alcuni lo criticano su base estetica (comportamento, eloquio, abbigliamento, ecc.), altri su base etico-politica (spregiudicatezza, provenienza partitica, frequentazioni, ecc.). Ma le critiche più occhiute, quelle che provengono dai salotti e dalle redazioni che contano, sono di solito centrate sulle sue posizioni in tema di economia.
In materia economica Renzi è stato associato a soggetti disparati, senza che lui abbia mai investito alcuno di questi come suo effettivo riferimento: Ichino, Boeri, Gutgeld, giusto per citarne alcuni.
Oggi Ernesto Maria Ruffini cerca di spiegare a noi distratti quale potrebbe essere il valore aggiunto della proposta di Matteo Renzi nella sfera dell'economia. Lo fa con leggerezza e competenza, e con uno stile letterario quasi romantico, epistolare: una lettera ad un suo scettico collega di redazione. La sua lettera Per un amico che non voterà alle primarie del PD, indirizzata ad Alessandro Gilioli, merita davvero.

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