venerdì 4 ottobre 2013

La leggenda del gas narcotico

I ladri sono entrati a casa di Natalia Estrada, di cui si ricorda un flirt con Piersilvio Berlusconi. La Estrada, il suo attuale compagno e un loro ospite non si sono accorti di nulla, come capita spesso. Ed ecco che ricompare la solita leggenda: "Siamo stati narcotizzati".
"E' stato mio marito Andrea a svegliarmi stamane - ha raccontato la Estrada - entrambi abbiamo fatto fatica ad alzarci: avevamo mal di testa, nausea e un senso di malessere. Anche un nostro ospite americano aveva gli stessi sintomi e i nostri due cani sono ancora storditi".
Chi subisce un furto in casa e non se ne accorge non sopporta di dichiarare la verità, ovvero che non se ne è accorto. Ma si vergogna di dire che non ha sentito nulla, e cerca un alibi. Riuscire a narcotizzare una persona senza mettergli un tampone di cloroformio in faccia o un ago in vena è praticamente impossibile. La concentrazione di gas nell'ambiente dovrebbe essere altissima, impossibile farlo. Qualunque anestesista ve lo può confermare. Dove si riesce a reperire poi il gas narcotizzante? In ferramenta? In farmacia? E come verrebbe rilasciato nelle stanze, in aerosol, tipo insetticida?
In questo caso poi i ladri avrebbero narcotizzato non solo Estrada e fidanzato, ma anche un ospite e due cani. Sarebbe servito un camion di bombole di gas. Quello che stupisce è che i giornali rilanciano la "notizia" senza battere ciglio. La tesi dei ladri narcotizzatori è riportata senza commenti da La Stampa, Corriere e Repubblica. Alto giornalismo. Ma per favore.

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