sabato 9 febbraio 2013

Il bilancio dell'Europa


Irretiti da una campagna elettorale surreale e perversa rischiamo di non accorgerci che stanotte il Consiglio Europeo ha approvato un bilancio 2014-2020 davvero scadente. Per la prima volta il bilancio è inferiore al precedente, da 994 a 960 miliardi di Euro. Sembrano un sacco di soldi, ma sono meno dell'1% del PIL europeo.
La proposta approvata dal Consiglio Europeo, che è l'assemblea dei 27 capi di stato, non piace né al Parlamento né alla Commissione. La Commissione aveva elaborato un bilancio di 1.033 milioni di Euro e il commissario al bilancio Janusz Lewandowski ha diffuso una nota in cui dichiara di essere "ovviamente contrariato". Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ha gia detto che non intende approvare la risoluzione.
La proposta riduce i contributi agricoli della PAC dal 42 al 38%, come volevano Inghilterra, Danimarca, Svezia e altri paesi nordici. Ma i contributi a pioggia della PAC restano di gran lunga la prima voce di spesa europea. Diminuiscono anche - e questo è particolarmente doloroso - i fondi per la cooperazione allo sviluppo. Gli aiuti ai paesi più poveri sono ridotti dell'11%, ovvero 3.3 miliardi di Euro, rispetto alla proposta della Commissione. Confermati invece i 6.3 miliardi per Galileo, il sistema satellitare di navigazione che dovrebbe contrapporsi al GPS e che ha già ricevuto enormi finanziamenti senza avere finora sortito i risultati promessi. Tra le novità un fondo di 6 miliardi per la disoccupazione giovanile, destinato alle regioni dove il tasso dei non occupati è superiore al 25%. Alcuni di questi fondi arriveranno anche in Italia.
In generale l'accordo sembra modesto e destinato ad essere largamente rivisto dal Parlamento Europeo. La maggiore perplessità è il dato della contrazione del bilancio, che si verifica per la prima volta e coincide con una fase in cui il bisogno di una Europa vera e forte sembra crescere ogni giorno.

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