venerdì 19 ottobre 2012

Primarie, finanza e memoria

Le prossime primarie del PD saranno le prime veramente contendibili. Lo dimostra la crescente tensione tra i candidati, sintomo di una competizione vera. Dopo una prima fase in cui si accusava Renzi di essere troppo aggressivo e rozzo, particolarmente sul tema della famigerata rottamazione, adesso ad attaccare sono Bersani e i suoi, ovvero la grande maggioranza della dirigenza PD. Le accuse sono indirizzate alla cena milanese di Matteo Renzi con "la finanza" entità astratta decisamente malvista nell'immaginario collettivo della sinistra.
"Io credo che qualcuno che ha base alle Cayman non dovrebbe permettersi e di dare consigli. Non lo dico per Renzi ma in generale: l'Italia non si compra a pezzi" dichiara Bersani dalla Svizzera dopo avere visitato il CERN. Poi in Svizzera c'è anche la base di Marchionne, ma questo è un altro discorso.
In merito alla frequentazione di esponenti de "la finanza" i segugi della rete si sono dati da fare e hanno trovato spunti interessanti. Lorenzo Onorati su facebook scrive: "Fatemi capire: se Matteo Renzi fa una cena di raccolta fondi da 5.000€ a cranio con dei gestori di fondi d'investimento è un agente della Spectre, se Pierluigi Bersani mette a bilancio 100.000€ donati al PD dal Presidente di Banca MPS è un socialdemocratico affidabile?"
Francesco Enrico Gentile sempre su facebook ricorda come Massimo D'Alema nel 2006 rispondeva ad una domanda sulla scalata Unipol (il testo è copiato dal sito personale di D'Alema):
Ma nella fase calda della scalata all'Unipol ci siete andati o no, a cena con Bernheim?
"Vede, a cena con Bernheim ci vanno in molti. È una delle personalità dell'economia con il quale la politica ha normalissimi contatti, utili a scambiarsi impressioni sulla situazione economica del Paese. Ma questo è lo scandalo? Che D'Alema ha visto a cena Bernheim? Perché, Letta e Fini non hanno fatto la stessa cosa? Via, siamo seri. In un Paese normale certe vergognose campagne costruite sul nulla non accadrebbero. Solo in Italia, e solo con questo centrodestra, si può assistere a un simile imbarbarimento. Solo in Italia, grazie a un sistema di informazione compiacente, può succedere che nel giorno in cui i legali di Consorte dicono che i 50 milioni sono solo suoi il Televideo mette come primo titolo "Anche Prodi incontrò Bernheim". Quello è il titolo di un giornale di partito, o di un giornale di famiglia, non di una testata del servizio pubblico, che pago anch'io come abbonato Rai". 

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