giovedì 16 febbraio 2012

Il business di Rio+20

Si chiude stasera a New York il convegno di tre giorni organizzato da KPMG sulle opportunità dello sviluppo sostenibile per il mondo imprenditoriale, con particolare focus sulla conferenza di Rio+20. Martedì il meeting è stato aperto dal segretario ONU Ban Ki-moon (testo) mentre oggi la relazione di chiusura sarà affidata a Bill Clinton. L'evento è organizzato in collaborazione con UNEP e Global Compact, di cui Sostenibilitalia si era occupato poche settimane fa.
Il mondo delle imprese è molto attento a quali saranno gli esiti del summit di Rio, che vede tra i temi principali la green economy. Ieri alla conferenza sono intervenuti tra gli altri la commissaria europea Hedegaard e il sindaco di New York Bloomberg (testo).
KPMG ha appena pubblicato un rapporto secondo il quale i costi ambientali per le imprese stanno seguendo un trend che li vedrà raddoppiare in 14 anni. Secondo l'agenzia esistono dieci "megaforze" che influiranno in modo sempre più decisiva sui costi di impresa: cambiamenti climatici, energia e carburanti, scarsità di materie prime, siccità, crescita demografica, salute, crescente urbanizzazione, garanzia di adeguate risorse alimentari, deterioramento degli ecosistemi e deforestazione. Costi generalmente "sociali" e difficili da quantificare, ma che saranno determinanti per i bilanci delle imprese del pianeta. Secondo il rapporto se le compagnie dovessero essere economicamente responsabili dei costi ambientali del completo ciclo di produzione il costo sarebbe pari al 41% del fatturato.

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