domenica 16 maggio 2010

Nazioni Unite e sostenibilità

"Non possiamo più rimandare, è ora di prendere le decisioni" ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon nella plenaria di chiusura della Comissione Sviluppo Sostenibile (CSD). La commissione, istituita dopo il summit di Rio di Janeiro del 1992, si era riunita per la 18ima sessione annuale. Per la prima volta la sede non era quella storica del palazzo ONU, attualmente in fase di radicale ristrutturazione, ma il triste e anonimo prefabbricato che è stato costruito nell'area nord dei giardini e dove sono state trasferite molte delle attività.
Io frequento la CSD dal 2006 e anche quest'anno ho avuto occasioni per intervenire nel dibattito e portare all'assemblea ONU l'opinione delle autorità locali.
La sessione 2010 della Commissione Sviluppo Sostenibile aveva un significato particolare alla luce della prossima scadenza ddel 2012, quando Rio de Janeiro ospiterà il nuovo Earth Summit, dieci anni dopo Johannesburg e venti dopo la conferenza che aveva prodotto l'Agenda 21.
A New York è stata avvistata anche la nostra ministra dell'ambiente, che passati da un pezzo i quaranta si è rassegnata anche lei a sfoggiare degli occhiali da presbite (foto sotto). Presty ha anche incontrato il segretario generale Ban Ki-moon, che aveva già visto lo scorso anno. Secondo le note stampa gli avrebbe auspicato che "si possa arrivare alla conferenza di dicembre a Cancun senza ripetere gli errori che sono stati commessi prima e durante la COP di Copenhagen". Non è chiaro quali errori e commessi da chi, ma fa lo stesso. In ogni caso non sono state registrate dichiarazioni di impegni da parte del governo italiano.

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