lunedì 26 ottobre 2009

Conati di vomito

La premessa è necessaria: Marrazzo fa schifo. Non perché perde tempo e denaro con soggetti a mio avviso repellenti, ma perché mente ai giornali, alla famiglia, al partito, ai suoi elettori, al popolo che amministra. Proprio lui, diventato famoso nel ruolo televisivo di fustigatore e moralizzatore, prima di essere promosso presidente della regione Lazio per meriti populistici.
Il secondo punto è la tragica incapacità di una parte della sinistra di essere obiettiva. L'articolo pubblicato venerdì scorso su l'Unità a firma del direttore è vergognoso.
La terza è che le ignobili vicende di questo personaggio indecente, che pretende di farci credere che pagava 5000 Euro per una "prestazione" della Brenda o della Natalia di turno, rimbalzano addosso a Berlù il quale lo avverte il 21 ottobre che "c'è un filmato". Come fa il presidente del consiglio ad essere informato? Semplice, il filmato è stato offerto a un settimanale del gruppo editoriale guidato da sua figlia, che l'ha prontamente avvertito. Anzi Berlù secondo i resoconti di stampa addirittura "visiona le immagini".
Una brutta storia, cominciata con un uomo bugiardo e pericoloso, inadatto a svolgere qualunque ruolo pubblico. Passata attraverso lo squallido e inquietante mondo del sesso a pagamento e delle creature borderline con tettone e piselloni. Finita invece senza sorprese, come al solito. Con l'ennesimo, conclamato episodio di conflitto di interessi.

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