lunedì 3 agosto 2009

Niente festa, niente aragosta

Se volete risparmiare, a pranzo non mangiate hamburger, ma aragoste. L'invito viene da Fortune, che segnala come il prezzo al'ingrosso degli astici del Maine sia sceso al minimo storico di cinque dollari al Kg, meno di tre euro e mezzo.
Colpa della crisi economica e della scarsa vocazione festaiola che provoca. Le aragoste sono viste come un cibo da occasione speciale e di questi tempi le persone che hanno voglia di celebrare qualcosa sono poche.
Nei ristoranti americani la richiesta di aragosta è calata del 30-35% contro una diminuzione del 10-15% degli altri piatti di pesce. Un altro effetto collaterare - sempre secondo Fortune - è stato il collasso delle banche islandesi, che erano tradizionalmente i finanziatori dell'industria canadese di trasformazione dei crostacei. Le fabbriche canadesi acquistano la metà del pescato, lo trattano e surgelano per poi spedirlo in tutto il mondo.
La crisi delle aragoste preoccupa particolarmente il Maine, stato del New England considerato la capitale della pesca agli astici. Secondo il Portland Examiner i pescatori vendono astici al dettaglio direttamente dai loro camion a quattro dollari la libbra, ovvero solo sei Euro al Kg.
Tutto questo succede ad agosto, quando gli astici mutano il guscio e, secondo il Maine Lobster Council, sono più teneri e gustosi che mai.

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