giovedì 7 maggio 2009

Il piccolo Silvio di Panama City

I media italiani hanno ignorato la notizia, ipnotizzati dalle beghe coniugali del nostro premier, ma le elezioni di Panama sono state vinte da Ricardo Martinelli (foto), un imprenditore miliardario discendente da emigrati toscani di Lucca.
Martinelli (57) guidava l'opposizione di centrodestra e ha vinto nettamente con il 61% delle preferenze. Il suo principale avversario era Balbina Herrera, una donna ingegnere candidata dal Partito Rivoluzionario Democratico, che era al potere da cinque anni con Martin Torrijos.
Martinelli, leader del partito Cambio Democratico, guidava una coalizione chiamata Alianza por el Cambio che comprendeva anche i partiti della destra panamense. Il nuovo presidente ha accumulato una fortuna con il commercio al dettaglio, creando la rete di supermercati Super 99 che è la prima di Panama. Tra gli altri interessi è anche proprietario di uno dei canali TV più seguiti. Secondo la stampa panamense Martinelli, soprannominato el loco, per la campagna elettorale ha speso di tasca sua almeno quaranta milioni di dollari. Tra gli impegni elettorali di Martinelli la costruzione di una metropolitana a Panama City e la riduzione di bollette e generi alimentari.
La vittoria di Martinelli interrompe la sequenza favorevole al centrosinistra, che in America Centrale ha vinto le ultime elezioni di El Salvador, Honduras e Nicaragua.
Panama, che negli ultimi anni ha avuto una crescita economica esplosiva con una media dell'8,5%, sta subendo inevitabilmente i riflessi della crisi finanziaria globale. La principale risorsa del paese è il canale che unisce l'Atlantico al Pacifico, dove transita il 5% del commercio mondiale. Il canale, che contribuisce per quasi un terzo alle casse dello stato, è attualmente oggetto di lavori di ampliamento che dovrebbe terminare nel 2014 e che stanno impegnando oltre duemila lavoratori.

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