lunedì 26 gennaio 2009

Appello a Titti

Tutti noi abbiamo saltato qualche giorno di scuola. I motivi potevano essere "professionali", come un compito in classe o una interrogazione a rischio, o privati, come il classico seghino primaverile con il fidanzato/a al mare o sui prati.
Dalle mie parti marinare la scuola si dice fare seghino, ma il termine varia a seconda delle regioni. Si può dire fare forca, schissare, tagliare, salare, impiccare, fare lippa, fare manca, saltare, bossare, conigliare, fare berna, fare fuoco, fare puffi, fare chiodo, fare brucia, fare cuppo, far filone, fare fruscio, nargiare, allazzare, calliare, stampare, brasare... (ecco una lista georeferenziata).
Le memorie dei giorni di scuola mancata sono spesso più vive di quelli di lezione. L'educazione sentimentale di molti si è maturata proprio in quelle mattinate.
Gli insegnanti hanno sempre saputo che certe assenze per "motivi di famiglia" erano non autorizzate e glissavano sulle firme incerte nel libretto delle giustificazioni o sulle altre scuse accampate. Bastava non eccedere, naturalmente. Le regole non scritte dicevano mai più di un giorno consecutivo, mai più di un giorno al mese, massimo due nei mesi caldi. E nel caso si fosse andati al mare, evitare abbronzature e arrossamenti rivelatori.
Ieri il ministro dell'innovazione Renato Brunetta ha dichiarato in una intervista radiofonica la sua intenzione di attivare un servizio sms che comunichi in tempo reale le assenze scolastiche ai genitori. L'algida collega Mariastella Gelmini ha dichiarato subito il suo solidale entusiasmo.
Le reazioni generali però sono quasi tutte negative. Già ieri sera l'ANSA pubblicava dei versi di Marino Moretti che descrivono l'emozione di un giorno di scuola saltato. Oggi su molti giornali i commenti sono negativi. In realtà nessuno di noi intende rinnegare quanto fatto da ragazzi e non riconosce la necessità di vietarlo ai nostri figli.
Ecco perché mi rivolgo a Titti, che del ministro Renato Brunetta è la fidanzata ufficiale (foto) e in qualche modo, ne sono certo, anche la musa. Titti è donna di buon gusto e sensibilità, lavora nel settore delle arti applicate e potrà, con i suoi preziosi consigli, convincere il ministro Brunetta della inutilità di una iniziativa così odiosa e delatoria.
Lasciate ai nostri ragazzi la possibilità di fare un seghino ogni tanto. La maturità si acquisisce anche attraverso le piccole trasgressioni.

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