domenica 10 febbraio 2008

Cari cosa?

Oggi, mentre a Spello Veltrone pronunciava il suo Discorso per l'Italia (foto), nella mia Ancona l'assemblea comunale del PD votava segretario e presidente, rispettivamente Giovanni Ranci e Stefania Benatti. Ambedue di provenienza Margherita, popolare il primo e prodiana la seconda. Candidati scelti da un tavolo comune, fortemente voluto e coordinato con successo dal sindaco Fabio Sturani, in cui tutte le componenti del PD locale hanno voluto trovare un percorso davvero unitario. E in effetti così è stato, malgrado qualche resistenza e gli inevitabili scazzi. Credo che in poche altre città sia andata così, bravi tutti noi.
Il neo-segretario ha espresso una riflessione interessante, lamentando la difficoltà di rivolgersi all'assemblea con termini appropriati e concisi. In effetti una volta bastava un "cari amici" o "cari compagni" a seconda che si fosse democristiani o comunisti. I rimescolamenti degli ultimi dieci anni avevano già obbligato a un più prolisso "cari amici e cari compagni". Adesso le correttezze di genere impongono un chilometrico "care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni". Insostenibile.
Quale potrebbe essere la locuzione di apertura nei discorsi in sede PD? L'ideale, per eliminare ripetizioni di genere, sarebbe un termine neutro tipo "cara gente". Ma fa schifo. Un'altra semplificazione, seppure minore, potrebbe essere il "Care tutte e cari tutti". "Care persone democratiche?" Bah.
Mi piacerebbe avere qualche idea anche da chi legge.

9 commenti:

  1. Con l'aria che tira sarebbe meglio cominciare con "care salme".

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  2. non saprei...io a volte inizio con "carissimi"!
    Per Anonimo...le salme erano alla conferenza tenuta da Berlusconi..con lui in prima fila...sembrava di stare al museo delle cere di Madam Tussauds...che tristezza!!!

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  3. Confesso che ho sfogliato il dizionario dei sinonimi ma tutto ciò che ho trovato sembra già preistoria.
    Siamo nuovi,scardiniamo anche gli incipit dei discorsi.
    "Eccoci" andrebbe bene.

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  4. Francamente "eccoci" non mi sembra appropriato. Ma non riesco a fare di meglio. Tutti i termini neutri che trovo sono pessimi: gente, popolo, creature. Altri sono termini adatti allo spettacolo ma non alla politica, come "platea" e "pubblico". "Militanti" è neutro, ma bellico e molto retrò.
    "Cari che ci credete"?

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  5. Emilio, proprio ieri, durante l'Assemblea, parlavo di questo con un amico, che mi ha suggerito una soluzione: crasi tra "COMpagni" e "demoncratICI" verrebbe "COMICI".
    Cari comici, ecc ecc

    ;)

    Isa*b

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  6. Cari noi? meglio di cari voi, indica condivisione

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  7. Di "sostenitori" che ne dici?

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  8. Dalle profondità della comedia all'italiana della metà degli anni sessanta Pietro Germi "ma anche" Gastone Moschin ci suggerisce:
    signore e signori. Nella circostanza riverniciabili in ladys and gentlemans.

    Farei precedere il tutto da un generico "autorità" che comprenderebbe circa il 90% del parterre, tra titolari, ex e aspiranti.

    Quindi, per concludere, la proposta è: autorità, signore e signori".

    Bene educata, rispettosa di tutte le identità, e distaccata quanto basta. Per le mozioni degli affetti (tipo: bella gente, strafighe e amici del cuore, o , meglio, care palline e cari pinchi,...) stiamo a vedere come viene il budino in cottura.

    Un goccio di sprezzatura è d'obbligo per ogni cortegiano, come insegna Baldesar Castiglione.

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  9. Troppo complicato! E si sorprendi se restiamo anonimi? Non è possibile, per un user comune

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