martedì 22 gennaio 2008

Una storia sbagliata

Comunque vada, non sarà un successo.
Provate a spiegare a un Finlandese che un ministro della giustizia, indagato da un magistrato impresentabile, si dimette malgrado abbia avuto ampia solidarietà perché in realtà il vero problema sono la legge elettorale e la minaccia di un referendum. Che lo stesso ministro il giorno dopo sfotte Veltroni con aria di sfida (dimostrando quindi che non è l'avviso di garanzia il movente) e spergiura che voterà contro il governo di cui faceva parte fino a ieri. Per non creare equivoci oggi il ministro killer ha detto "Il Governo è morto. Mor-to".
Una storia sbagliata fu incisa da Fabrizio De Andre nel 1980 e pubblicata solo su 45 giri. Scritta a quattro mani con Massimo Bubola, la canzone parlava in realtà dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini. Ma un paio di strofe oggi mi sono tornate in mente.

E' una storia da dimenticare
è una storia da non raccontare
è una storia un po' complicata
è una storia sbagliata.

Se poi uno ha ancora la voglia di seguire la cronaca scopre che magari anche stavolta tutto torna come prima. Tre senatori tra cui il ministro killer bastano ad uccidere un governo, ma forse altri tre possono salvarlo. E così stasera qualcuno riesce persino a ritrovare ottimismo. Si sussurra di un senatore forzista ricoverato in ospedale. Quel certo Dini, grande statista che con il ministro killer condivide guai giudiziari coniugali, ormai scavalcato nel ruolo di demolition man potrebbe sacrificarsi "per non buttare la legislatura". E Rossi, che farà il duro e puro Rossi? E Fisichella?

E' una storia vestita di nero
è una storia da basso impero
è una storia mica male insabbiata
è una storia sbagliata.

Invidio chi non sa chi sono Rossi, Fisichella o Turigliatto. Invidio chi vive in una nazione dove i governi non dipendono dalla salute o dai capricci di un senatore. Invidio chi non deve fare i conti con le ingerenze del clero nella politica.
Una storia sbagliata oggi si può trovare solo nella raccolta completa in 14 CD delle opere di Fabrizio De Andrè. Stanotte a casa la "metterò sù" prima di dormire.

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